È finalmente cominciato il conto alla rovescia per l’avvio dei lavori di riqualificazione delle Terme del Corallo, da decenni in un drammatico stato di abbandono, salvo i benemeriti lavori di pulizia del giardino curati dell’associazione omonima che da anni si batte per il salvataggio dello stabilimento. Entro fine giugno aprirà il cantiere per l’inizio degli interventi strutturali mai dimenticato dai livornesi: un piccolo capolavoro di architettura neoclassica ricco di raffinati dettagli liberty, che fu e tornerà ad essere uno dei monumenti più significativi di Livorno.
Nascono gli “Uffizi del mare”
Il progetto è stato presentato lo scorso 29 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma durante il convegno “Città in scena”. L'assessore alla Cultura della città Simone Lenzi e Giovanni Cerini, dirigente del Settore Attività Culturali, Musei e Fondazioni, hanno illustrato il percorso per la riqualificazione delle Terme del Corallo, avviato nel 2016 con il recupero e l'apertura al pubblico del giardino e destinato a trasformare il complesso in un grande spazio espositivo in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze nell’ambito del progetto “Uffizi diffusi”: lo scopo è di portare le opere conservate nei depositi del più celebre museo italiano in varie parti della Toscana creando dei centri espositivi satelliti e in rete. Saranno gli “Uffizi del mare”, un’idea nata un paio d’anni fa dopo l’incontro e il sopralluogo alle Terme del Corallo fra il direttore delle Gallerie fiorentine, Eike Schmidt, il sindaco di Livorno Luca Salvetti e il consigliere regionale Francesco Gazzetti.
Breve storia delle Terme del Corallo
La storia delle Terme del Corallo inizia nel 1854 con la scoperta della prima polla d’acqua salata, chiamata “Sovrana” , nel podere Pigna di proprietà della famiglia Benci. L’anno successivo dalle analisi effettuate sull’acqua dai professori Orosi e Garinei, si constatò che era molto simile come caratteristiche organolettiche a quella celebre di Montecatini Terme, ma molto più ricca di iodio. Fu quindi ritenuta terapeutica per la cura delle malattie dell'apparato digerente
Nel 1856 fu costruito un pozzo intorno alla sorgente che fu chiusa in un tempietto ottagonale per favorirne lo sfruttamento commerciale. Un'iscrizione ricordava l'evento: "Scorrente per tramite occulto quest'acqua sorgiva bagnò per secoli inutilmente sotterra limo vile infecondo curiosità industre commise oggi alla scienza rilevarne i principii e l'uso benefico onde meritamente si noma acqua della salute ed ecco sopra la terra deserta non invano augurato all'utile pubblico un sorriso dell'arte".
Con la scoperta nel 1903 di una terza polla il Consiglio Comunale finalmente deliberò la costruzione dello stabilimento termale, voluto sia dall’industriale genovese Audisio che dal capitano Gambaro, presidente della Società delle Acque.
La realizzazione delle “ Terme del Corallo” fu affidata all’ingegnere ed architetto Angelo Badaloni (1849 –1920) che in città progettò e diresse la costruzione di alcuni importanti edifici come il grande mercato delle vettovaglie e l’Accademia Navale.
Fu un progetto innovativo, il primo edificio in Toscana e tra i primi in Italia ad utilizzare il calcestruzzo armato.
Badaloni lavorò con i più bravi decoratori, pittori, ceramisti, carpentieri dell’epoca: lo splendido stabilimento termale che ne risultò tornerà dunque tra breve a nuova vita.