Riapre lo stabilimento termale nella settimana che vede la celebrazione della Giornata mondiale dell'acqua venerdì 22 marzo 2019 dalle 14.30 alle 19.00 con l’occasione sarà possibile fare il Percorso alle Acque e provare la Piscina Termale con l’ingresso agevolato.
Presso la struttura riaprono anche le suggestive visite guidate alle sorgenti sotterranee.
Sull’Appennino bolognese, Porretta Terme è famosa per le proprietà delle sue acque termali conosciute ed utilizzate fin dai tempi antichi ad iniziare dalla civiltà etrusca, ma nel panorama contemporaneo del benessere è la posizione a giocare oggi un ruolo determinante; al confine tra Emilia Romagna e Toscana sono diventate oramai una attrazione mondiale di grande appeal turistico.
Le Terme di Porretta propongono acque sulfuree e salsobromoiodiche, con concentrazione di elementi indispensabili per il corretto funzionamento dell'organismo, molto efficaci per la cura, la prevenzione e la riabilitazione dell’apparato respiratorio, locomotorio e del sistema vascolare periferico, inoltre sono usate per i trattamenti che interessano la sordità rinogena, così come le affezioni gastroenteriche, e le affezioni dermatologiche con particolare riguardo per i disturbi ginecologici.
Nella parte alta del paese, dove sono state ritrovate le antiche terme romane, si trovano le acque salsobromoiodiche che ricordano l’acqua del mare presentando al loro interno cloruro di sodio, sodio, bromo e iodio.
Come ricordano gli esperti queste acque hanno una "azione antinfiammatoria sui tessuti, antisettica su cute e mucose, stimolano la secrezione di numerosi ormoni".
L’argilla versata in acqua salsobromoiodica permette di ottenere un composto che viene lasciato a maturare per almeno un anno durante il quale il composto subisce molte modificazioni sino a diventare fango.
Una volta portato a 70°C il fango è pronto per essere utilizzato nei trattamenti: viene così applicato sul corpo alla temperatura di 49°.
L'idrogeno solforato è invece l'elemento principale nelle acque sulfuree, come spiegano i medici termali di Porretta "lo zolfo esercita una azione sedativa ed antispastica, fluidificante sulle mucose e stimola la produzione di anticorpi di superficie con azione protettiva sia sulle riacutizzazioni delle malattie dell’apparato respiratorio sia contro le allergie".
I bagni in acqua sulfurea risultano indicati per intervenire sulla pelle ad esempio per trattare malattie come la psoriasi o le dermatiti.
"La pelle dopo il bagno appare più morbida e vellutata" spiegano gli addetti del centro.
Chi si rivolge allo stabilimento appenninico non cerca solo il relax ed il benessere dei trattamenti termali, spesso infatti gli ospiti si avventurano alla scoperta del territorio su itinerari storici e naturalistici che permettono passeggiate a piedi o in bicicletta tra laghi, torrenti e sentieri boscosi.
Non manca ovviamente l'interesse per l'enologia e la produzione alimentare locale che, associata alla proverbiale ospitalità emiliana, rende la zona piacevole da gustare anche in senso gastronomico.