La Festa della Donna è legata tradizionalmente alla pianta profumata e coloratissima della Mimosa. Se ne vendono mazzetti ornamentali, veri e propri bouquet da regalare e sono infiniti i gadget in commercio: dai cuscini alle tazze.
Ma la Mimosa è prima di tutto una pianta che fiorisce anticipando la primavera e dalla quale si ricavano infusi ed estratti utilizzati nella cosmesi e nei trattamenti di bellezza.
Molto spesso la cosmesi ne fa largo uso in prodotti per la pelle e nella produzione di shampoo dati gli effetti positivi sulla cute che aiutano a combattere acne e psoriasi.
Antiossidante ed antiradicale migliora la microcircolazione con tutte le conseguenze che da questo derivano per l'organismo.
Le proprietà lenitive sono state certificate dopo la metà del secolo scorso quando in sudamerica se ne conoscevano da tempo gli effetti: la mimosa è ideale per rigenerare la pelle secca o contro le screpolature che la stagione spesso causa quando le temperature sono rigide nonostante il sole torni a fare capolino.
I Maya prima di Cristo conoscevano le proprietà medicamentose del vegetale che applicavano in polvere alle ferite riconoscendone così la capacità antibatterica naturale e l'effetto secondario di rafforzare i legami tra le cellule che, nei fatti, considerato il sensibile aumento nella loro produzione, cicatrizzano i tessuti a contatto della preziosa corteccia e rendono anche la pelle più liscia e turgida.
Trattamenti, cosmetici, profumi; non si tratta dunque di una trovata commerciale che oggi colora di giallo anche l'offerta del Benessere termale, ma di un uso antico dal fondamento scientifico certificato dai padri dell'astronomia.
