Mantenere fede alla tradizione della rotazione delle stagioni e legarsi ai prodotti tipici del territorio, questo hanno pensato alla Spa e Golf Resort di Saturnia per invitare gli ospiti attraverso l'accattivante e sempre sensuale immagine dei grappoli appesi. Una immagine che richiama miti e civiltà antichissime, ma che trova ancora oggi schiere di appassionati dell'ambito nettare.
La proposta di soggiorno lanciata dallo stabilimento di Saturnia è valida fino al 31 ottobre ed abbina al classico relax termale, la visita ai vigneti maremmani durante la vendemmia: "Quest'anno la vendemmia è già arrivata e si preannuncia un'ottima annata dal 8 settembre al 31 ottobre" recita l'incipit di questa storia.
In questa parte d'Italia città e borghi si perdono nella notte dei tempi tra leggende etrusche, influenze romane, guerre medievali e scorci rinascimentali che testimoniano tremila anni di storia.
La Maremma si estende nel sud della Toscana in un contesto storico, archeologico e naturalistico unico al mondo ed è straordinariamente mutevole poiché abbraccia la costa tirrenica e le colline che vanno da Massa Marittima fino a Capalbio, compreso il Monte Argentario e le isole dell’Arcipelago grossetano, fino a Saturnia ed alla Zona dei Tufi dove spiccano le perle di Sovana, Sorano e Pitigliano.
"La Maremma è terra di Butteri e di Briganti - racconta lo staff del lussuoso Resort - che ha conservato gli ambienti naturali e gli aspetti culturali tanto che oggi, è uno dei pochi luoghi d’Italia dove ancora si possono apprezzare sfaccettature culturali rilevanti". Tra gli itinerari storici e naturalistici ideati dall'organizzazione dello stabilimento termale al fine di far immergere gli ospiti nella cultura maremmana c'è anche la vita del vino: dalla nascita della vite all'uva spremuta. Il percorso, studiato per consentire agli ospiti di scoprire il mondo agricolo della vendemmia, si inserisce in un classico soggiorno termale alimentato dalle caratteristiche acque sorgive arricchite da un’alta concentrazione di gas e sali minerali.
L'acqua di Saturnia sgorga a 37,5 gradi ed è Sulfurea Carbonica Solfata Bicarbonato-alcalina-terrosa. Tra i maggiori benefici dell'acqua piovana che ha attraversato il Monte Amiata c'è la capacità di ridurre la pressione arteriosa, oltre all'azione antiossidante e depurativa esercitata sul fegato, senza dimenticare gli effetti sulle patologie della pelle e dunque presente anche nel percorso dedicato alla bellezza oltre che alla cura del corpo.
