Toscana segreta: antichi rituali nel Calidarium degli Etruschi 

Pubblicato: 09/01/16 11:01

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Venturina Terme, Toscana, a cinque chilometri il mare della Costa degli Etruschi, la terra degli eremiti cristiani e legionari romani, cavalieri longobardi e granduchi, per non contare gli architetti medicei ospita il Calidario, un laghetto con sorgente di acqua calda a 36 gradi che sgorga con una portata media di circa 12.000 litri al minuto. Un tuffo nel passato ai tempi del popolo etrusco che qui inizia la fusione dei metalli dando vita ad una civiltà particolarmente ricca d'ingegno artistico.

Un fiume perenne che scorre lento a grandi profondità, tra le rocce calcaree fratturate si arricchisce di sali minerali e sgorga poi senza prelievi trasportando i microelementi minerali utili al nutrimento di pelle ed ossa. Tra i Parchi della Val di Cornia la Sorgente crea un laghetto, circa 6 milioni di anni fa, che è oggi tra i più importanti a livello europeo, unico per grandezza con una superficie d’acqua di circa 3.000 metri quadrati.

Oggi la Spa Thermarium ospita antichi rituali etruschi come ad esempio nel Laconicum che sfrutta "la capacità di depurazione e di disintossicazione di bagni a temperatura di circa 70 gradi, protratti per non più di 10 minuti, seguiti da una doccia fredda che infonde un'immediata sensazione rigenerante".
Il Calidarium è invece "l'ambiente caldo-umido con una temperatura radiale di circa 40 gradi aiuta la respirazione ed elimina le tossine purificando il corpo ed armonizzando lo spirito".
Il Frigidarium "ideale al termine di una sauna o di un bagno turco, sfrutta la cromoterapia e massaggia il corpo con un diluvio di gocce d'acqua che rilasciano sulla pelle una energizzante essenza".
Infine il Tepidarium dove "l'acqua tiepida tra mille bollicine, accarezza il corpo con cascate d'acqua e idromassaggi".

In un luogo creato sulla base di una antica concezione della salute termale, l'uso dei prodotti locali è obbligatorio: per questo olio e miele tornano ad essere tra gli alleati preferiti dei massaggiatori che ne fanno uso ad esempio durante i trattamenti scrub.

Tra gli antichi rituali etruschi spiccano: uno scrub a base di olio vegetale e sale marino integrale per rendere la pelle luminosa e levigata, sollecitando il drenaggio dei tessuti. L'utilizzo del miele, con proprietà antinfiammatorie, disinfettanti, igroscopiche e idratanti, per nutrire e compattare la pelle, ed uno scrub a base di olio vegetale e sale marino integrale, pulisce e leviga la pelle, sollecitando il drenaggio dei tessuti e preparando il corpo a ricevere il massaggio dalle manovre sinuose e rilassanti, dopo una doccia rigenerante.

Il Fritio pedibus è invece un antico rituale che stimola gli arti inferiori con dolci percussioni ritmate, stiramenti e mobilitazioni delle articolazioni e dei metatarsi, contribuendo a risvegliare la carica delle energie vitali.
Infine un trattamento esfoliante corpo con un impacco ai flavonoidi del vino profumato e vellutato, favorisce il drenaggio, elimina le tossine con un sorprendente effetto anti-età.

La storia. Un tempo le "Aque Populanie" attendevano i legionari romani che hanno lasciato in eredità il "Mausoleo di Caio Trebazio" una torricella visibile a pochi metri dal Calidario, qui è stata rinvenuta un'iscrizione dei tempi di Teodosio: "Ad onta dei seguaci di Galeno dona salute a Venere e Mercurio ignea vena che mi stilla in seno".
 Dai Conti della Gherardesca la Valle del Cornia passa sotto il dominio della Repubblica di Pisa, prima, e della Repubblica di Firenze, poi. 
Nel '500 Cosimo De' Medici regolamenta gli argini presenti nella valle dando vita alla "Fossa calda" che alimenterà il lago di Rimigliano. 
Nell' 800 subentrano i francesi che cederanno il dominio al Granducato di Toscana e successivamente sarà il tempo dell'Unità d'Italia.

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