Terme in arrivo tra Bucine e Castelnuovo Berardenga

Pubblicato: 06/04/15 11:04

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C'è chi vorrebbe le Terme in casa e non può averle, ma c'è anche chi l'acqua termale la vede sgorgare ogni giorno sul proprio territorio e non ha la possibilità di utilizzarla per alimentare un centro termale dedicato: è questo il caso dei comuni di Bucine e Castelnuovo Berardenga nel territorio aretino.

Al confine tra queste località toscane nella Valdambra c'è un'azienda che estrae l'anidride carbonica dall'acqua termale, così certificata dal Ministero, e restituisce il liquido "di scarto" refrigerandolo ed incanalandolo nel torrente Ambra, affluente dell'Arno.
L'intuizione del Comune di Bucine è stata quella di sfruttare l'acqua destinandola verso un centro ad hoc.
Per la realizzazione del parco termale si è già riunita la Conferenza dei Servizi che ha visto l'interessamento della Regione Toscana ed i dettagli sarebbero al momento allo studio: se da una parte, infatti, il centro termale e l'indotto comporterebbero un aumento considerevole dell'occupazione e della domanda ricettiva, dall'altra occorre conciliare le infrastrutture di servizio al nuovo Centro con il delicato paesaggio del Chianti. 

Si tratta dunque di sfruttare una ghiotta occasione, ma preservando la tipicità e le caratteristiche del territorio, è quella che in termini tecnici si definisce "sostenibilità ambientale" ovvero l'impatto dell'innovazione deve essere assorbito dall'area senza che questa ne esca stravolta. Certamente ne uscirebbe arricchita.

Pietro Tanzini, sindaco di Bucine, sembra essere l'uomo giusto al posto giusto. Perché? Dal '95 al 2003 la Scuola di Pubblica Amministrazione dell’Università degli Studi di Siena gli ha affidato l’incarico di docenza per le discipline relative alla programmazione economica, pianificazione finanziaria, progettazione, gestione e verifica ex ante ed ex post di piani e programmi secondo i regolamenti comunitari. Occupandosi così dell'opera comunitaria a servizio dell'economia toscana, ha sviluppato conoscenza delle potenzialità spesso sottovalutate nella cooperazione pubblico-privata sostenuta dai fondi internazionali.
La Giunta regionale della Toscana nel 1997 lo nomina dirigente responsabile dell’area di attività intersettoriale del Dipartimento della Presidenza e degli Affari Legislativi e Giuridici della Giunta regionale con l'incarico di consulente tecnico alle strutture competenti per la predisposizione di progetti intersettoriali cofinanziati dallo Stato e dall’Unione europea ed è qui che si occupa di project-financing e cura, tra l’altro, la definizione di interventi complessi di valorizzazione e sviluppo di settori produttivi, infrastrutture e servizi quali il programma di sviluppo economico “Terra di Terme” predisposto per il territorio dei comuni di Rapolano, Asciano, Castelnuovo Berardenga e San Giovanni d’Asso (SI).

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