Porte Aperte alle Terme Romane: dai barbari alla ginnastica

Pubblicato: 20/10/16 13:10

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 Il Comune di Monfalcone dal 2007 ha avviato un progetto per ristrutturare l'edificio termale, che è stato inaugurato il 21 dicembre 2013 e dal 2014 lo stabilimento è aperto al pubblico con i reparti di balneoterapia, aerosolterapia, fisioterapia, piscina riabilitativa, piscina benessere.
L'aspetto del beneficio fisico appare preponderante tanto da aver portato la direzione a studiare e proporre numerose attività fisiche e corsi pratici rivolti ai frequentatori delle piscine suddivisi per target o riuniti per gruppi omogenei.
Per sabato 22 ottobre 2016 è prevista una apertura straordinaria con prove gratuite dei percorsi proposti dal centro del Friuli Venezia Giulia quali: massaggio di coppia, ginnastica posturale o ginnastica per gestanti.
Spiega l'equipe di Monfalcone che "Ogni attività è frutto di una preliminare indagine medica conoscitiva, sui bisogni e gli obiettivi della persona, insieme alla quale viene scelto il percorso migliore per affrontare in modo globale le diverse problematiche".

Le Terme Romane di Monfalcone furono edificate in seguito alla scoperta di sorgenti di acqua calda durante l’epoca romana. Il primo edificio costruito fu distrutto dai barbari durante un’invasione e le acque rimasero inutilizzate fino al 1433.
A raccontare la storia dello stabilimento, aspetto non trascurabile in un Paese ricco di storia come l'Italia, sono gli stessi addetti ai lavori che rilanciano la cronologia anche attraverso la vetrina virtuale dei Social: "Ad inizio '900 il centro termale si componeva di più edifici, il più grande aveva una vasca di raccolta e una piscina con gradini in marmo. Un altro edificio si divideva in esedre e porticati e aveva probabilmente un giardino adiacente ai bagniDurante la Prima Guerra Mondiale la struttura termale venne rasa quasi completamente al suolo e nel 1940 fu riedificata, ma rimase in funzione per breve tempo".

Oggi lo stabilimento si propone come un riferimento per il termalismo nazionale e nell'area benessere offre trattamenti quali il kineswatsu che ha come primo effetto quello di produrre una sensazione di rilassamento profondo, al quale si unisce l’allentarsi delle tensioni neuromuscolari grazie al sapiente sostegno dinamico in un ambiente fluido isotermico.
Di cosa si tratta? "E' un trattamento che si pratica in acqua a temperatura di circa 33°, in piscine di circa 110/120 centimetri di altezza. L’operatore sostiene il soggetto in galleggiamento, minimizzando la superficie di contatto tra il proprio corpo e quello del suo ospite, in modo da lasciare la massima libertà di movimento. Al sostegno dinamico si uniscono ondulazioni ritmiche, leggere digitopressioni e delicati stretching che concorrono allo scioglimento delle tensioni psico-fisiche".

Un punto di forza dello stabilimento è rappresentato anche dalla piscina riabilitativa che dispone di una vasca terapeutica con temperatura costante 32/33 gradi, dove sono presenti fisioterapisti ed operatori specializzati in ambito idrochinesiterapico che effettuano trattamenti individuali o in piccoli gruppi omogenei per patologia nelle affezioni post-traumatiche e nei postumi chirurgici della spalla, del rachide, dell’anca e del ginocchio.
Inoltre l'ospite può procedere nei percorsi collettivi di "ginnastica medica per le più frequenti patologie artrosiche del rachide e degli arti, corsi di ginnastica dolce sia a scopo di rilassamento psico-fisico sia per raggiungere un’ottimale trofismo generale".

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