In estate le gambe gonfie vanno alle Terme

Pubblicato: 06/07/15 11:07

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L’acqua minerale “La Valle” a mineralizzazione elevata sulfureo-solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa si trova nelle terre di Urbino, presso Petriano, dove alimenta le Terme di Raffaello consigliate per curare le patologie croniche e degenerative dell’apparato locomotore e vascolare.
L’acqua piovana filtra nei "capillari" della roccia, attraversa il "derma" composto di argille, pietra arenaria, calcari marnosi solfiferi e gessi, arricchendosi di elementi quali il bicarbornato, il calcio, il magnesio e lo zolfo.

Se l'ospite lamenta pesantezza e gonfiore agli arti inferiori, lo staff sanitario di Pesaro Urbino potrebbe consigliare, previa visita medica, "un idropercorso vascolare in piscina termale con massaggio localizzato" prendendo così in considerazione l’insufficienza venosa cronica, patologia tra le più diffuse in Europa e considerata tra le maggiori cause di debilitazione fisica in ambito sociale. 
Sempre più soggetti ne sono affetti e la sedentarietà, unita ad un cattivo stile di vita, hanno contribuito nel tempo a diffondere la patologia variando sensibilmente il target ritenuto storicamente di riferimento.


"L’Insufficienza è stata spesso trascurata dalla medicina di famiglia e talvolta dagli stessi specialisti che l’hanno considerata di modesta importanza clinica" a segnalarlo è uno specialista nel campo della chirurgia vascolare, Salvatore Tarantini. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste ed apprezzato relatore in Convegni medici e Manifestazioni scientifiche, Tarantini per le Terme di Riccione ha contribuito a fare il punto della situazione sulla patologia e le recenti scoperte scientifiche.

Spiega Tarantini attraverso un articolo che le Terme Raffaello usano per informare i propri ospiti: "L'età, il sesso, parametri legati alla condizione lavorativa quali una posizione protratta lungamente oppure l’obesità incidono sui fattori di rischio".
L'effetto antiestetico è dato dalla dilatazione dei vasi o edema, il rigonfiamento è spesso localizzato sotto al polpaccio e alle caviglie.

"Dottore, ho le formiche che camminano sulle gambe" con queste parole Tarantini rende bene l'effetto popolare più evidenziato dai pazienti.
"Il paziente ne risente soprattutto durante le ore notturne, nei cambi di stagione e durante il periodo più caldo dell’anno" sottolinea il chirurgo.

Quale terapia? "La terapia deve essere indirizzata non solo alla cura del sintomo, ma anche a modificare e migliorare le abitudini di vita del paziente" mette in evidenza lo specialista che consiglia di "evitare una posizione prolungata sia essa eretta oppure seduta, così come l'esposizione a fonti di calore".
E' bene invece "camminare, poiché i piedi funzionano come una spugna che si riempie quando siamo fermi e si svuota con il ritmico appoggio della pianta del piede durante la deambulazione".

L'acqua può essere utile? "Gli effetti benefici dell’acqua sulle patologie venose sono noti dal tempo di Ippocrate - spiega Tarantini - effettuare cicli di terapia in vasche con acqua termale produce molteplici effetti positivi nei pazienti con insufficienza venosa cronica: azione tonificante, sedativa, analgesica ed antispastica, stimolando, inoltre, la contrattilità venosa determinando un’azione antiedemigena".

Vasodilatazione e vasocostrizione: su queste due fasi si basano i trattamenti termali, ma attenzione perché "è indispensabile che il percorso sia completo, non ci si deve fermare al solo percorso con acqua calda come molti pazienti tendono a fare, l’azione vasocostrittrice dell’acqua fredda è di fondamentale importanza".

Facile anche una diagnosi fai da te? "Per una diagnosi certa è indispensabile un’accurata valutazione specialistica che consenta di determinare l’importanza del quadro clinico. Solo il chirurgo vascolare, grazie all’ecocolordoppler venoso, può inquadrare la patologia evidenziandone eventuali complicazioni al fine di impostare il corretto iter terapeutico" avverte infine il medico.

Vista la complessità e delicatezza della patologia da trattare, terapie termali, farmacologiche e chirurgiche possono essere adottate ed eseguite previa visita e sotto stretta sorveglianza medica e su consiglio di uno specialista.

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