Estate in Campania: bagni e fanghi alle acque termominerali solfuree del Tufaro

Pubblicato: 21/06/18 09:06

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Salerno, Amalfi, Sorrento, Capri e Pompei sono luoghi ricchi di fascino e di storia, molto ricercati in estate, ospitano oltre al mare anche interessanti strutture termali.
  L’area delle Terme del Tufaro ad esempio, verso l'entroterra campano, offre acque termominerali solfuree che nascono nel blocco carbonatico del Monte Pruno, in alta valle del fiume Sele.

Il centro benessere propone trattamenti in armonia tra termalismo classico e nuove concezioni del benessere. Le acque termali solfuree-bicarbonato alcalino terrose si uniscono ai prodotti naturali quali: fanghi, sali termali ed oli essenziali.

Il centro termale ha una piscina termale sulfurea coperta, una vasca per camminamenti, cabine per fango-balneotrapia, vasche per la balneoterapia con idromassaggio, ed ancora massaggio subaqueo ed ozono, sale per aerosol e inalazione, sala cura sordità rinogena e sala nebbia.

Come si presentano e per quali trattamenti sono consigliate le acque del Tufaro? "Limpide e dai riflessi verde-azzurro, di sapore acidulo e odore solfureo, risultano efficaci per la fango-balneoterapia, la balneoterapia e le cure inalatorie. Grazie alla ricchezza di ioni come il bicarbonato, il calcio, il magnesio, il solfato ed il litio, hanno spiccate doti digestive, sono un utile integratore dietetico per l’osteoporosi e l’accrescimento di ossa e denti. Inoltre tamponano l’acido lattico, causa di stanchezza nell'attività sportiva" spiegano gli esperti.

La balneoterapia interviene "nella cura delle patologie dermatologiche quali: psoriasi, eczema, dermatite seborroica ricorrente, dermatosi, esiti d’ ustione e cellulite".

Lafango-balneoterapia interviene su "reumatismi degenerativi (artrosi primarie e secondaria), reumatismi extra-articolari (Fibrosite, sindrome fibromialgica, tendinite, borsite), reumatismi dismetabolici (gotta, pseudogotta), reumatismi infiammatori in fase di remissione (Spondiloartrite(), postumi di traumi e di interventi ortopedici".

La presenza di zolfo porta alla denominazione di acque sulfuree "Le proprietà terapeutiche sono da attribuire allo zolfo bivalente ed anche altri cationi ed anioni. Infatti le acque sono bicarbonato alcalino terrose (bicarbonato, calcio e magnesio) e salso bromo iodiche (sodio, bromo ed iodio). Un'altra caratteristica è l’alcalinità dovuta alla presenza di borato di magnesio. I composti sulfurei vengono assorbiti dall'organismo sia con metodiche crenoterapiche interne che esterne, quindi vengono utilizzati per inalazioni, aerosol, nebulizzazioni nelle patologie dell’ apparato respiratorio; per irrigazioni nelle patologie ginecologiche, per balneoterapia in vasca singola nelle patologie dermatologiche, per fango-balneotrapia nelle patologie osteoarticolari".

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