​Elisir di lunga vita: svelato in Abruzzo il segreto dei Cavalieri Templari 

Pubblicato: 03/08/16 16:08

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A Pratola Peligna, in Abruzzo, c'è grande attesa per la Notte Templare, appuntamento in programma il 2-3-4 settembre 2016, sarà questa l'occasione per apprendere alcuni consigli utili pervenuti sino a noi direttamente dai Cavalieri dell'antico ordine, quello che oggi definiremmo un vero e proprio focus sulla corretta alimentazione con degustazione di piatti tipici che erano soliti consumare i templari.

Pratola Peligna dista pochi chilometri dalla nota meta termale di Caramanico Terme le cui origini risalgono al 1576, quando Padre Serafino Razzi nel suo diario scriveva di una sorgente detta della Zolfanina presso la quale “bevendo, i rognosi tante mattine guariscono”.
Nel 1836 nasce in questo luogo un rudimentale complesso termale, esattamente presso la sorgente delle acque solfuree, minerali solfuree ad alto grado solfidrimetrico.
Le fonti Salute e Gisella sono utilizzate oggi nella terapia termale con proprietà antinfiammatorie ed eutrofiche sull’apparato respiratorio, osteoarticolare, digerente, sull’orecchio medio e sulla pelle. "Qualità terapeutiche che - spiega lo staff di Caramanivco - riattivano le funzioni fisiologiche degli apparati trattati e svolgono un’attività di prevenzione, cura e riabilitazione". Ma non è tutto, c'è anche l’acqua oligominerale del Pisciarello che ha effetto diuretico ovvero aiuta ad eliminare le scorie dell'organismo per via urinaria.

Tornando alle leggende che riguardano l'ordine dei Cavalieri Templari, tramandate oralmente sulla base di testimonianze più o meno dirette, ma tutte ricche di fascino e mistero, ci sarebbe anche qualcosa di certo, segreti di vita quotidiana che saranno messi a conoscenza dei presenti.
"Avevano un'aspettativa di vita che superava anche di 30 anni la media dell'epoca" esclamano gli esperti che citano Jacques de Molay, l'ultimo Maestro dell'ordine, che morì all'età di 71 anni, in un epoca nella quale l'aspettativa di vita oscillava tra i 25 e i 40 anni.
"Con ogni probabilità questo era dovuto alla loro alimentazione" sottolineano dall'Associazione Rievoca che dal 2 al 4 settembre 2016 nel centro storico di Pratola Peligna, in provincia de L'Aquila, organizza l'interessante evento cui parteciperanno diversi esperti e studiosi come Domenico Silla che illustrerà gli errori storici sui Templari in Abruzzo, mentre Paolo Nicola Corallini Garanti, Gran Priore d'Italia, presenterà l'unico Ordine Templare Internazionale ad avere una legittimità presso le Nazioni Unite e Mario Giaggio, già professore di chimica degli alimenti nelle Università di Bologna e di Chieti-Pescara, racconterà la dieta dei cavalieri Templari.

Qualche anticipazione? "I templari consumavano abitualmente pesce e legumi come base dei loro pasti, accompagnati da verdure, mentre la carne era concessa fino a tre volte la settimana. La regola prescriveva di consumare solo cibi provenienti da paesi europei, ed imponeva che i refettori fossero curati e le tovaglie pulite. Altro obbligo era lavarsi le mani prima di mangiare ed il divieto per chi era solito svolgere lavori manuali di servire il cibo in tavola".

In una regione ricca di acqua e di antiche fonti note alle popolazioni italiche prima ancora che ai gloriosi Cavalieri, magari durante un soggiorno benessere presso gli stabilimenti attrezzati, non mancherà l'occasione di addentrarsi per i sentieri alla ricerca di luoghi misteriosi.

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