Dal calice al bicchiere d'acqua: ecco i segreti della bibita termale

Pubblicato: 22/04/16 17:04

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L'acqua può essere una bibita termale che non ha come unico scopo quello di reidratare il corpo umano, ma di curarlo dall'interno.
La simbologia del calice, spesso accompagnato da un serpente o da altri elementi caratteristici, proposto oppure offerto al viandante stracolmo di liquido portentoso, rappresenta una costante nella storia dell'umanità ed ha assunto valore leggendario.
Oggi un bicchiere d'acqua è ancora sinonimo di benessere, ma se il contenitore ha perso il suo fascino antico, la composizione chimica ha al contrario conosciuto numerose conferme che ne riportano il fascino alle origini.

Vi sarebbe un fondamento confutabile, alla base di questa tradizione, grazie al termalismo moderno ed al ruolo raggiunto dalle cure idropiniche.

Oggi dietro l'assunzione dell'acqua termale vi sono studi specialistici che ne dettano tempi e modi: "L’acqua termale va assunta al mattino a digiuno, nella quantità e nelle modalità indicate dal medico. Tra una bibita e l’altra è utile passeggiare, in quanto un leggero moto agevola la peristalsi intestinale" spiegano gli esperti di Montecatini. 

Per ottenere benefici dalle acque termali di Montecatini, la cura idropinica andrebbe effettuata due volte l’anno e ogni ciclo terapeutico dovrebbe durare 12 giorni, nel metabolismo idrico-salino il periodo corrispondente al corretto svolgimento delle reazioni.
Due sono le sorgenti utilizzate: Regina e Tettucccio.

La Regina, scoperta nel 1855 ed autorizzata come bibita con regi decreti del '900, "stimola il corretto flusso di bile dal fegato all'intestino ed è adatta nei casi di insufficienza epatica e nelle disfunzioni delle vie biliari". 
La Tettuccio, le cui notizie scientifiche risalgono al 1417, "favorisce la depurazione del fegato poiché la sua soluzione salina è uguale a quella dei liquidi organici ed è utile nel dismetabolismo del colesterolo, stimolando secrezione e svuotamento gastrico è indicata nella gastrite e nella dispepsia". 

Terme di Montecatini propongono cure idropiniche, fangoterapia e fangobalneoterapia, terapie inalatorie e riabilitazione termale, fisioterapia strumentale per il trattamento naturale di importanti patologie.

Quali gli effetti della terapia idropinica? "A livello gastrico le acque termali provocano aumento della secrezione cloridro-peptica, accelerato svuotamento, aumento dell'attività motoria interdigestiva. Nell’intestino stimola la muscolatura liscia, provoca la liberazione di peptidi che facilitano la motilità e produce meccanismi osmotici. Per il fegato e le vie biliari le acque con maggiore quantità di Ione solfato come l'Acqua Regina determinano la stimolazione della contrazione colecistica ed il rilasciamento dello sfintere di Oddi. L'acqua migliora il deflusso della bile con riduzione della stasi colecistica, produce minore flogosi e formazione di calcoli oltre a favorire la detersione dell’intero albero biliare aumentando l'eliminazione con la bile di molecole eterologhe e tossiche. In particolare gli effetti combinati dell’acqua Regina e dell'acqua Tettuccio sulla velocità di transito intestinale e sulla escrezione di acidi biliari con le feci producono una significativa riduzione del colesterolo totale circolante".

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