L'energia rinnovabile è il fiore all'occhiello del Sardegna Grand Hotel Terme che fin dalle vetrate, che utilizzano i raggi solari trasformandoli in calore indirizzano l'ospite al rispetto per l'ambiente incontaminato dove è presente la trachite rosa locale, pietra malleabile di origine vulcanica.
Fordongianus è in provincia di Oristano lungo la Statale 131 che attraversa interamente la Sardegna.
L’acqua sgorga a 52° C, viene distribuita a 38° C per tutte le sue applicazioni: fanghi, centro termale, centro benessere, piscine termali e la differenza di temperatura viene sfruttata per riscaldare le strutture e per produrre acqua calda tramite pompe di calore che estraggono le calorie in eccesso dall’acqua termale.
Sia il Centro termale che l'Albergo sono pensati per ridurre l'impatto ambientale: pannelli fotovoltaici sono posizionati ad esempio sui tetti, con una potenza nominale di 20 KW sono collegati alla rete elettrica di distribuzione e consentono di coprire il fabbisogno per l’estrazione dell’acqua termale dal pozzo.
L’energia geotermica e quella fotovoltaica riducono la combustione di carburante che produrrebbe altrimenti quasi 3000 tonnellate annue di anidride carbonica dispersa nell'atmosfera: "Ogni anno, per ottenere la stessa quantità di energia - sono i calcoli effettuati dai tecnici della struttura - sarebbe necessario abbattere oltre 20.000 alberi, corrispondenti a 273 ettari di bosco".
L’energia prodotta non basta però "Abbiamo messo in atto - spiega lo staff - le migliori pratiche del settore per il risparmio energetico con elementi di illuminazione a basso voltaggio ed alto rendimento nelle camere e negli spazi comuni. I macchinari elettrici sono moderni ad alto rendimento ed il condizionamento dell’aria è assicurato tramite sistemi inverter a basso consumo".
Il principio biologico è applicato anche ai trattamenti, ad esempio il fango: "L'effetto ottenuto si mantiene per un periodo lungo ed il benessere che ne deriva si protrae nel tempo. Il Sistema Sanitario Nazionale prevede un rimborso, e l'applicazione dei fanghi consente di diminuire l'utilizzo dei farmaci, abbattendo la spesa sanitaria pubblica. Un uso continuo di farmaci anti-infiammatori, al contrario della fangoterapia, può originare pesanti effetti collaterali come ad esempio problemi gastrointestinali".
