Bambini alle Terme: ecco cosa chiedono le mamme

Pubblicato: 23/08/16 13:08

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In molti stabilimenti i piccoli visitatori che accedono alle cure previa valutazione del pediatra, si avvalgono di un centro termale tramite uno spazio a loro interamente dedicato dove oltre che a curarsi, possono giocare. Bambini che spesso soffrono di disturbi di natura allergica alle vie respiratorie con sintomi quali naso chiuso e secrezioni, ostruzione dei bronchi e conseguente tosse secca. 

A Tabiano, dove l’acqua sulfurea-solfato-calcico-magnesiaca ha un alto contenuto di idrogeno solforato, esiste un centro specializzato.
Le allergie rappresentano una patologia in costante aumento nella popolazione pediatrica e le cure termali pur non agendo in maniera diretta sulle cause dell’allergia, "agiscono in maniera indiretta diminuendo l’infiammazione e migliorando il trofismo delle mucose delle vie respiratorie, riducendo quindi i sintomi principali quali starnutazioni, ostruzione nasale e rinorrea acquosa" sottolineano i medici.

Ma è analizzando le domande rivolte dalle mamme che si possono trarre numerosi spunti ed indicazioni su quelli che sono i maggiori problemi ravvisati e le possibili soluzioni proponibili. Lo staff si è concentrato su questo aspetto del servizio affrontando le domande e rispondendo ai maggiori quesiti.

Quale il periodo migliore per usufruire delle cure inalatorie? "Generalmente per motivi legati alle ferie estive, il periodo delle cure termali in Italia si concentra tra la fine di giugno e la fine di agosto; in realtà i periodi migliori sarebbero la primavera e settembre/ottobre per la prevenzione di allergie e delle infezioni delle vie aeree".

A quanti anni è consigliabile iniziare la terapia inalatoria di prevenzione? "Non esiste un’età limite anche se generalmente la si sconsiglia al di sotto dei 2 anni di età; tutto dipende comunque dalla collaborazione del piccolo paziente, essendo richiesto un tempo minimo di applicazione alle cure termali che spesso per capricci non viene rispettato, inficiando la validità delle cure".

Alle terme si sfruttano sorgenti, fanghi, grotte e varie metodiche, tra cui le principali sono le cure inalatorie, le irrigazioni, la fangobalneoterapia e anche le piscine termali, è bene che il genitore conosca il sistema in via teorica prima di affrontarlo nella pratica.

Alcune mamme chiedono se il bambino avrà paura nel fare le cure inalatorie "Le cure inalatorie sono assolutamente indolori; il fatto però di essere svolte in un ambiente sanitario, nuovo, affollato, può creare disagio al piccolo paziente" la risposta da parte degli esperti è nell'aver creato ambienti predisposti per l'accoglienza ludica e non traumatizzante.

Le mamme si informano inoltre sulla differenza tra inalazioni ed aerosol, le due diverse metodiche di applicazione delle cure che hanno come differenza principale il fatto che le inalazioni "sono una miscela di grosse particelle di vapore, caldo-umide, frammiste ad acqua termale e di conseguenza agiscono prevalentemente sulle alte vie respiratorie" mentre l’aerosol consiste nella "frammentazione della sola acqua termale in particelle di piccolissimo calibro che conseguentemente possono raggiungere anche le basse vie respiratorie".

In molti casi al quesito medico rispondono direttamente gli specialisti come sul fatto che "le cure termali per essere efficaci vanno eseguite nella corretta fase termale, ovvero in assenza di sintomatologia acuta; è pur vero che nei bambini qualche colpo di tosse e il naso che cola un po’ non sono delle vere e proprie controindicazioni; sarà la visita di ammissione fatta dal medico termale a dare l’idoneità ad iniziare la cure oppure a posticiparle di qualche giorno".

Le cure termali hanno una durata complessiva di 12 giorni, con 1 giorno di sospensione a metà cura. I medici avvisano che "è importante non interrompere le cure per non vanificarne l’effetto positivo. Uniche eccezioni sono la interruzione delle cure da riacutizzazione della malattia o la cosiddetta idiosincrasia, in realtà molto rara, che comporta un’intolleranza dell’organismo verso i componenti dell’acqua termale accompagnata da un’imponente reazione clinica".

Importante tenere ben presente la possibile reazione termale: "Una febbricola è abbastanza tipica nei primi giorni dall’inizio delle cure termali e assieme ad altri sintomi quali insonnia, irritabilità, affaticamento, stipsi rientra nella cosiddetta “reazione termale”, che si risolve spontaneamente in 24-48 ore, generalmente senza l’utilizzo di farmaci. In caso di persistenza o peggioramento della sintomatologia è indicato rivolgersi al medico delle terme o al pediatra di famiglia ed eventualmente sospendere temporaneamente le cure".

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