​Alle terme è possibile andare se ho il trucco permanente?

Pubblicato: 04/02/19 18:02

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La voglia di terme degli italiani oramai non ha più stagione. Per chi ha la possibilità di scegliere quando potersi prendere un periodo di vacanza o di voler approfittare anche soltanto di un weekend o delle prossime ricorrenze davvero ravvicinate di Pasqua, 25 Aprile e 1 Maggio, ogni giorno dell'anno può essere quello giusto per concedersi un soggiorno caratterizzato da relax e benessere nelle tante meravigliose realtà termali che trovate proposte sul nostro portale e presenti in quasi tutte le zone del territorio nazionale da nord a sud.

Attenzione però a chi ha realizzato sul proprio corpo da poco un trattamento di trucco permanente (chiamato anche PMU acronimo che sta permanent make-up in inglese). In questo caso è bene non andare alle terme nei primi 45 giorni successivi all'intervento estetico.

Il consiglio ci arriva direttamente da Toni Belfatto, vero e proprio esperto dal settore da oltre 15 anni. Chiamato da alcune testate giornalistiche il "guru dei VIP" per essere intervenuto sul viso ed il corpo di molti personaggi del mondo dello spettacolo, Belfatto consiglia di non andare alle terme prima di un mese e mezzo dall'opera di trucco permanente perché il contatto con le acque "speciali" delle sorgenti termali e le relative idroterapie, potrebbero compromettere anche ampiamente la corretta cicatrizzazione ed assorbimento del pigmento.

Per chi non lo sapesse infatti, le opere di trucco permanente sono un tipo di cosmesi decorativa che utilizza la tecnica del tatuaggio per applicare i pigmenti sotto la superficie della pelle. Viene utilizzato sia per il viso ad esempio marcando e modificando le linee degli occhi, delle labbra e delle sopracciglia ma anche ad esempio per ridurre la visibilità di cicatrici su qualsiasi parte del corpo. Ecco dunque che per non rovinare l'opera non è il caso di andare alle terme per un certo periodo di tempo e non rischiare di inficiare negativamente quanto realizzato in precedenza.

Nel 2018 circa 2 milioni di italiani hanno fatto ricorso al trucco permanente, e sono aumentati in modo esponenziale anche i corsi professionali per diventare professionisti dermopigmentisti. E' bene sottolineare poi come se pur si chiami trucco permanente, in realtà questa tecnica usa dei pigmenti che con il tempo (variabile a seconda dei materiali usati) vengono riassorbiti dal corpo.

Un consiglio importante da dare riguarda anche a chi rivolgersi per chi vuole realizzare un intervento permament make up. Pur essendo una pratica che va ad incidere soltanto sulla nostra estetica, il trucco permanente può essere però accostato in parte al mondo medicale visto che entra a contatto con tessuti vascolarizzati e si devono dunque utilizzare le stesse precauzioni per gestire possibili controindicazioni. Viene ad esempio sconsigliato di eseguire un trucco permanente su chi ha problemi con patologie neurologiche, emocoagulative e cardiache oltre che a donne in gravidanza o in allattamento.

Come potete facilmente comprendere, chi realizza interventi di trucco permanente si muove su coordinate simili almeno in parte a quelle dei tatuatori nell'opera di intervento sulla pelle. Il già citato Toni Belfatto ad esempio realizza sia interventi di trucco permanente ed anche tatuaggi con molti clienti che spesso si rivolgono a lui per entrambe le ragioni.

Questo boom del trucco permanente (o semi permanente se preferite) sta ovviamente interessando anche l'ambito della formazione con tante estetiste o aspiranti tali che vogliono formarsi a questo tipo di tecnica. Come per chi deve trovare un esperto se decide di intervenire sul proprio corpo con un permanent make up, anche per la formazione consigliamo sempre di rivolgersi a veri esperti e professionisti del settore onde evitare brutte sorprese.

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