Acqua termale e riabilitazione: ecco il segreto della cura

Pubblicato: 09/03/16 16:03

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L’acqua oppone una resistenza idrodinamica così il movimento in ambiente acquatico viene modulato e reso meno brusco e traumatizzante con un rilassamento muscolare altrimenti difficile da raggiungere
Acqua e fango hanno caratteristiche quali il calore specifico, la capacità termica, la conducibilità e la capacità di ritenzione calorica tali da consentire "un elevato apporto termico per tempi sufficientemente prolungati". L’acqua termale inoltre si differenzia per l’azione delle molecole e degli ioni disciolti in essa. 

A Sirmione lo staff evidenzia le caratteristiche delle acque sulfuree, ed acque salsobromoiodiche: "hanno proprietà chimiche e fisiche che consentono l’applicazione di terapia integrata  o idrochinesi terapia. L’associazione e l’integrazione fra terapia termale, prevalentemente utile nella riduzione del dolore, e fisiochinesiterapia tradizionale, prevalentemente utile nel ripristino dell’escursione articolare e del tono-trofismo muscolare, consentono di proporre al paziente una soluzione più efficace in tempi più brevi".

Una visita, effettuata al momento del primo accesso serve a valutare il Progetto Riabilitativo Individuale ed il Programma Riabilitativo.

Cosa si intende per Progetto Riabilitativo Individuale (P.R.I.)?  "L’insieme delle proposte elaborate dall’équipe riabilitativa, coordinata dal medico fisiatra in cui: si tiene conto in maniera globale dei bisogni del paziente, delle sue menomazioni e disabilità e soprattutto delle attività residue e recuperabili, si definiscono gli esiti desiderati ed i metodi per misurarli, si definiscono nelle linee generali gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, i tempi previsti, le azioni e le condizioni necessarie al raggiungimento degli esiti desiderati, si comunica in modo comprensibile ed adeguato al paziente e ai suoi familiari, si comunica con tutti gli operatori coinvolti nel progetto".

Mentre il Programma Riabilitativo (P.R.)? "Individua: gli interventi specifici da attuare sul paziente, gli obiettivi riabilitativi, definisce le modalità e i tempi di erogazione delle prestazioni previste, definisce le misure appropriate per la valutazione degli interventi, individua i singoli operatori coinvolti negli interventi e ne definisce il relativo impegno in base alle proprie responsabilità professionali, viene aggiornato e verificato periodicamente durante il periodo della presa in carico, costituisce un elemento di verifica del progetto riabilitativo".

Cosa accade all'interno dell'organismo? "Parallelamente al termoassorbimento, nell’organismo iniziano una serie di reazioni atte a favorire la termodispersione, quali l’iperemia cutanea e la sudorazione profusa con richiamo di liquidi dal torrente circolatorio e lavaggio tissutale; la quantità di sudore prodotto dall’applicazione fango-balneoterapica completa e dalla fase di reazione successiva (della durata complessiva di circa 1 ora) si aggira intorno a 1 – 1,5 litri. L’aumento della temperatura interna (0,5 – 1°C) determina l’accelerazione degli scambi metabolici, la riduzione del tono muscolo-tendineo, l’attivazione vascolare".

 Le potenzialità della riabilitazione in acqua si manifestano nel caso di blocchi articolari dolorosi. Tra i principali trattamenti troviamo: 
La Rieducazione Posturale Globale è "composta da esercizi respiratori e stiramenti di alcuni gruppi muscolari e permette una rieducazione attraverso cicli di almeno 10/12 sedute e assicura un miglioramento dei sintomi dolorosi soprattutto legati alla schiena e alla cervicale già dopo le prime 4/5 sedute".
La Kinesiterapia è "l'attivazione muscolare con esercizi articolari semplici e complessi diretti a rieducare la parte colpita alla funzionalità propria fisiologica e migliorare l’aspetto posturale e dinamico del corpo umano". 
Il massaggio è "la manipolazione del tessuto connettivale/muscolare, praticato sui tessuti molli a fini terapeutici, effettuato con cautela onde saggiare la reattività del paziente ed evitare l’insorgenza di contratture riflesse. Effetti: sul circolo linfatico e venoso e sui tessuti contratti e retratti con un effetto dovuto all’azione meccanica di pressione e rilasciamento; sullo stato dei sistemi vascolare e nervoso, dovuti all’azione riflessa allo stimolo meccanico; sul tessuto cutaneo consistente in un aumento della temperatura della pelle e a sua volta dovuto all’effetto vasomotorio; sul sistema muscolare consistenti nel miglioramento del trofismo muscolare, essenzialmente dovuto alla iperemia attiva".

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