Fotografia come terapia, accanto alle terme: grotte, prigioni e vecchi mulini

Pubblicato: 13/02/15 11:02

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Per amanti della fotografia, ma non solo. Nell'area termale del nord Italia si sviluppa un percorso che offre un'atmosfera d’altri tempi con suggestive vedute panoramiche e l'acqua come elemento chiave. Variegata la proposta turistica offerta da turismoterraberica.it. Terme e non solo, gli stabilimenti di Abano e Montegrotto sono immersi nel panorama dei Colli Euganei che consente ai visitatori di effettuare anche un trattamento "alternativo" basato sull'osservazione naturalistica e su scatti indimenticabili, da condividere nei Social come Facebook, Twitter ed Instagram dopo aver scoperto i trucchi del mestiere e le tecniche fotografiche di ultima generazione.

Il territorio si sviluppa a sud della città di Vicenza, su una superficie che non raggiunge i 500 kmq, comprende 24 comuni situati tra i Colli Berici e la pianura. Cultura, storia, enogastronomia, escursionismo e sport sono di casa e si combinano dando vita a proposte turistiche che mirano a valorizzare le eccellenze.

L'acqua come forza dirompente della natura che scava la roccia e crea cavità naturali di particolare suggestione, ma l'acqua anche come forza motrice che mette in moto le pale di legno di un vecchio Mulino proprio lì dove l'acqua unita all'elemento naturale principe della cucina mediterranea diventerà pane.

La Valle dei Mulini di Mossano è il punto di partenza per “Fotografando grotte e antichi mulini” presso il sentiero che dalla Chiesa scende verso la Valle: le ruote in legno accarezzano l'acqua per un rilassante e a dir poco sensuale shooting fotografico.
Il percorso prosegue verso la Grotta di San Bernardino, così chiamata per aver ospitato San Bernardino da Siena: sito archeologico più antico del territorio vicentino, dove sono state rinvenute tracce dell’Uomo di Neanderthal risalenti a oltre 200.000 anni fa oltre all'affresco di una Madonna con Bambino, che testimonia l’uso religioso della grotta.

“Per ville, per grotte e per antiche prigioni” è il percorso che porta al complesso architettonico che si trova all’interno della proprietà di Villa Giulia, costruito sfruttando alcune cavità naturali, scavate e modificate con lo scalpello fino a ricavare stanze, scale, porte e finestre, fra cui una splendida loggia a cinque pilastri. “Prigioni Longobarde” è questo il nome di una misteriosa fortificazione nella roccia. Troviamo poi Villa Camerini a Montruglio, ideata dall’architetto Antonio Pizzocaro, aperta al pubblico da maggio a ottobre. Oltre all’immenso giardino e al parco antistante, la villa è ricca di affreschi, statue e una collezione di armi e finimenti per cavalli.

Cave di pietra gialla, antiche fontane e lavatoi, grotte e Case Rupestri, la Terra Berica stupisce e si fa scoprire anche attraverso il Museo della Civiltà Contadina di Grancona “Carlo Etenli” che raccoglie decine di macchine agricole e migliaia di strumenti di lavoro e oggetti d’uso quotidiano. Presso la Cava Scioso, situata in località Casette di Grancona, dove si ottiene la pietra gialla: unica cava che presenta un sistema d’escavazione a cielo aperto, per lo sfruttamento del banco di pietra superficiale.Antiche fontane e lavatoi presenti nel territorio comunale: Fontana del Casalin, del Corrubio, del Crearo, di Spiazzo, de Caregheta, de Scaranton, Canton de Napoli, Del Buso, dei Spidui, del Pescatore.
Nel comune di Zovencedo si trovano poi le Case Rupestri: usate come eremi o luoghi religiosi, divennero poi abitazioni, usate sino a non molti anni fa come la “Sengia dei Meoni”, ricavata all’imboccatura di un’antica cava di pietra ed abitata fino agli anni ’60.

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