Benessere lentamente: consigli utili per vivere meglio

Pubblicato: 10/05/17 11:05

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La Giornata della Lentezza appena trascorsa ha risvegliato in molte persone il desiderio di prendersi una pausa, per seguire la filosofia slow propria dell'era contemporanea e per fare il famoso punto della situazione su obiettivi raggiunti e nuove ambizioni.

Alla base del Benessere moderno c'è il relax con tutte le discipline che lo ricercano dalla meditazione al termalismo passando per lo studio e l'applicazione dei metodi tradizionali della medicina orientale, rallentata e riflessiva per antonomasia.
L'attività termale, o meglio, l'inattività calcolata offerta da molti trattamenti, consente di entrare in sintonia con questo nuovo modo di intendere la vita: ascoltare il proprio corpo, lasciarsi attraversare dall'acqua, sottoporsi a massaggi con i fanghi curativi, assaporare i minerali disciolti nelle acque terapeutiche somministrate nei maggiori centri sparsi sul territorio, aiuterebbe a colmare quelle lacune naturali che si manifesterebbero quotidianamente sotto forma di stress.

Non sono mancati nelle ultime ore numerosi consigli, secondo la master coach Marina Osnaghi ad esempio “Fermarsi a riflettere, focalizzandosi sugli obbiettivi lavorativi e personali, permette di aumentare la produttività e incrementare il proprio benessere”.

Se negli anni '90 avere mille impegni, rappresentava aver raggiunto un gradino di prestigio nella piramide sociale, oggi equivale ad essere stati fagocitati da un sistema che non necessariamente conduce al successo i più indaffarati ed iperattivi.

La crisi economica e l’ossessione dell’essere connessi 24 ore su 24 avrebbero portato sull'orlo di una crisi di nervi milioni di italiani tra la competizione quotidiana, il dinamismo esasperato e le continue sollecitazioni dovute a precarietà e incertezza, che avrebbero generato rassegnazione, ansia, stress e disagio.

 Esperti di tutto il mondo hanno suggerito di rallentare i ritmi ed è stata creata la Giornata della Lentezza.

Trovare un momento da vivere con lentezza, è fondamentale per orientarsi verso gli obiettivi della giornata e capire quali azioni intraprendere in futuro – spiega Marina Osnaghi, prima Master Certified Coach in Italia – Mediante la lentezza possiamo esplorare quello che ci succede qui e ora, incentivando il cervello a capire cosa sta accadendo, a focalizzare le forze con maggiore efficacia e a costruire piani di azione logici che portino soluzioni concrete. Sono solo 5 minuti di lentezza, ma sono decisivi per il resto della giornata. La velocità che contraddistingue la routine quotidiana ci rende ‘eroi’ che riescono a raggiungere mille ed ammirevoli risultati e nello stesso tempo inconsapevolmente approssimativi e di conseguenza non completamente soddisfatti: senza ponderare per pianificare le nostre azioni non siamo in grado di colmare le lacune che abbiamo nel nostro metodo di lavoro, bisogna rallentare per poter ponderare con efficacia. Come l’atleta che sul bordo della vasca, che si ferma un istante a raccogliere le forze prima del tuffo, preparando corpo e mente e spirito allo sforzo. E’ anche vero che agire improvvisamente a volte è inevitabile, ma per farlo nel modo corretto è necessaria una preparazione specifica che avviene sempre a velocità ridotta, calibrando i tempi rispetto a quanto è possibile nel momento. E’ proprio il cervello ad aver bisogno di questi momenti, per riconnettersi e focalizzare i target del futuro prossimo. Nel fare questo ci sono attitudini differenti; le donne hanno spesso un’attitudine naturale, grazie alle proprie doti emotive; l’uomo invece si comporta in maniera a volte differente, dato che gli ormoni che interferiscono coi segnali di paura prodotti dal cervello li portano a essere più impulsivi ed interventisti nell’immediato. E’ il testosterone infatti a inibire questi segnali di paura diretti all’amigdala, ricevuti invece dalle donne grazie agli estrogeni. Gli studi della neuropsichiatra americana Louann Brizendine hanno dimostrato però che questo gap può essere colmato dagli individui grazie all’apprendimento”.

 Un’indagine pubblicata sul New York Times fa riferimento al proprio respiro, Chris Streeter, professore di neurologia alla Boston University, ha scoperto che bastano pochi minuti di meditazione per diminuire significativamente i sintomi depressivi e aumentare i livelli di acido gamma-aminobutirrico, un ormone con effetto calmante.
Sul Times Peter Bacevice, professore alla University of Michigan, spiega che esistono oggi figure professionali in grado di aiutare le aziende a ripensare il lavoro dei propri impiegati per variare la routine e portare avanti il proprio lavoro con maggiore efficacia.

Marina Osnaghi propone un decalogo di buone pratiche per mettersi in equilibrio con il proprio corpo ed affrontare il mondo lavorativo con maggiore riflessione:
concedersi il tempo di pensare, fare l'inventario della propria situazione, stilare elenchi di elementi favorevoli e sfavorevoli, fare una sintesi tra i due, scegliere un obiettivo, stabilire un piano di azione. 
Al contempo, ma come step successivo occorre:
capire se altre persone o figure professionali possono essere di aiuto per il raggiungimento dell'obbiettivo, valutare le risorse disponibili, prendere l'iniziativa e valutare i risultati per proseguire o cambiare impostazione del programma di crescita.

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