Italia Nostra e gli Amici dei Bagni di Petriolo sostengono l’importanza di questo bene storico e invocano la necessaria tutela e conservazione attraverso mirati interventi di restauro e riqualificazione dell’impianto, mettendo a sistema l’offerta storico-culturale e naturalistica che il sito offre per attirare un pubblico sempre più ampio all’interno di una straordinaria Riserva Naturale.
"Un confronto con proprietà e Autorità di tutela, pronto anche un esposto alla Procura della Repubblica di Siena, ma Italia Nostra ne sospende l’invio nell’intento di recuperare l’importante sito archeologico e termale" così dichiara oggi Mariarita Signorini Consigliere nazionale Italia Nostra.
"L’attuale situazione - spiega Mariarita Signorini - rappresenta un grave rischio anche per l’incolumità pubblica, poiché non sono state messe in sicurezza porzioni di mura e di altre parti interessate dal cantiere. Nuovi sopralluoghi hanno rilevato che gli interventi sulla chiesa e alle sottostanti vasche hanno carattere provvisorio, spesso incompleto; la messa in sicurezza della cinta muraria a lato del fiume è stata rimandata a data da definirsi, anche se vi è un oggettivo pericolo per i bagnanti nelle vasche e nel fiume".
"Italia Nostra giocherà ogni carta a sua disposizione - continua Signorini - a partire dalla richiesta di un incontro urgente con UNIPOL proprietaria dell’area, con le autorità preposte alla pubblica incolumità, con gli enti locali con lo stesso Ministero per i beni culturali e il turismo".
Petriolo era una località molto conosciuta nel medioevo ed assunse un notevole prestigio tanto che la sua fama si estese anche all'estero. Nel tempo il sito perde d’importanza sino a giungere ai giorni nostri con una riutilizzazione sul finire degli anni ’70. Nel 1980 iniziano i lavori per costruire un nuovo impianto termale: le "Nuove Terme" entrano in funzione nel 2000.
Si trovano in un territorio di pregio paesaggistico, il bacino dell'Ombrone, lungo il corso del fiume Farma e l’omonima Riserva Naturale a circa 30 km a sud di Siena, tra boschi rigogliosi a pochi passi anche dalla vicina Riserva Naturale del Basso Merse al confine dei comuni di Monticiano (dove sono situate le Terme) e Civitella Paganico, rispettivamente in provincia di Siena e Grosseto.
Le terme medievali erano composte da quattro vasche coperte da volte situate sotto una chiesa con un piccolo campanile e affacciate sul corso d’acqua. Nella cinta vi sono alcune torri tra cui una di maggior dimensioni che fino a qualche decennio fa è stata utilizzata come residenza religiosa.
"Oggi il sito versa in grave stato di abbandono - conclude Signorini - nonostante la particolarità di questo complesso, un raro esempio di stabilimento termale fortificato, la sua vocazione storica viene totalmente ignorata".