Il mare di Marina di Bibbona, le terme di Sassetta, i borghi di Bolgheri e di Castagneto Carducci sono il favoloso contorno di un itinerario in cui il protagonista principale rimane comunque il vino, con i suoi famosi “Super-tuscan”, i corposi vini toscani che parlano francese, e trovano qui la loro migliore espressione, fra cantine in cui fare degustazione e aziende vinicole blasonate.
L’itinerario di viaggio si svolge tutto fra la costa del Tirreno, su cui si affacciano Marina di Bibbona e la piccola stazione del treno di Marina di Castagneto Carducci, ed i poggi su cui si erge la cittadina che prende il nome dal celebre poeta Giosuè, passando per il borgo di Bolgheri ed una delle Strade del Vino più famose d’Italia e del Mondo.
Tutto inizia dalla via Aurelia, la Statale 1 che si lascia all’altezza dello svincolo di Donoratico, proprio in corrispondenza del lido di Marina di Castagneto Carducci. Dalla piccola stazione ferroviaria si può quindi dirigersi verso l’entroterra, fino al bivio (in località Campastrello) dove la strada si biforca salendo a dritto verso Castagneto Carducci, oppure svoltando a sinistra sulla strada provinciale bolgherese, lungo la quale si collocano decine di aziende vinicole del bolgherese, e che conduce in una decina di minuti al famoso borgo di Bolgheri, incorniciato dal celeberrimo duplice filare di cipressi cantato dal Carducci.
Tappe obbligate di questo percorso sono le tenute vinicole dove nascono i tre più famosi “super tuscan”, tutte e tre collocate nelle immediate vicinanze del borgo di Bolgheri:
Tenuta San Guido, dei Marchesi Incisa della Rocchetta, dove nasce il Sassicaia;
Tenuta dell’Ornellaia, dei Marchesi Frescobaldi dove nasce l’omonimo vino;
Tenuta Guado al Tasso, che produce il ino dallo stesso nome per i Marchesi Antinori.
I super-tuscan sono vini che nascono dal trapianto in terra di toscana di vitigni tipici del Bordeaux, come Merlot e Cabernet Franc, cha vanno ad affiancare vitigni autoctoni come il tradizionale Sangiovese nel mix di uvaggi utilizzati. Sono vini corposi e piuttosto gradati, che si possono degustare nelle molte enoteche della zona o direttamente presso le cantine di produzione, contestualmente ad una visita guidata ai vigneti dove nascono questi vini famosi in tutto il mondo.
Dopo questa sorta di “pellegrinaggio del vino” si può approfondire il discorso lungo la Strada del Vino Bolgheri Doc, che si estende in massima parte lungo la via provinciale bolgherese con decine di cantine che producono vini meno conosciuti al grande pubblico ma comunque di grande pregio. Fra le aziende emergenti negli ultimi anni si annoverano almeno Podere Grattamacco, le Macchiole, Campo alla Sughera e Ca’ Marcanda.
A margine del Grand Tour del Vino Bolgheri, merita una visita almeno il viale coi cipressi che porta al piccolo borgo medioevale, interessante da visitare e peraltro ricchissimo di enoteche e wine-shop dove assaggiare e acquistare bottiglie di vino da portare a casa al termine della visita.
Il centro termale del bolgherese è Sassetta, minuscolo borgo a soli cinque kilometri da Castagneto Carducci. Se d’estate preferite un bagno al mare a Bibbona o a Donoratico, d’inverno potete comunque concedervi un bagno nelle piscine termali dello stabilimento. Le terme di Sassetta sono anche famose per le specifiche linee di trattamenti benessere difficili da trovare altrove: vengono infatti proposti cosmesi biodinamica, trattamenti olistici e orientali, come l’ayurveda e soprattutto riti termali etruschi e romani.
"Il Tempio di Venere", un'oasi nel cuore di una città con una grande storia
Se la vostra scelta è all'insegna del relax e della natura all’Hotel Terme Merano vi aspetta un'ampia gamma di offerte per l’estate 2022
